BIOEDILIZIA

Bioedilizia

Una nuova disciplina del contesto edilizio che stenta di coniugare le esigente estetiche con il rispetto dell’ambiente e soprattutto della salute, rispettando le tradizioni locali, adeguando il progetto alle caratteristiche climatiche, geologiche e culturali del luogo, usando tecnologie, materiali e modelli non inquinanti. Progettare in chiave bioecologica significa interpretare e organizzare un edificio come parte di un ecosistema, significa dare spazio a valori immateriali come la salute, la sicurezza, un’esteica sensibile al luogo, bassi consumi, alta riciclabilità, una gestione attenta alla comunità locale in cui l’edificio si inserisce.

Obbiettivo della Bioedilizia o Bioarchitettura è la progettazione di edifici che soddisfino le esigenze fisiche, biologiche e spirituali di chi le abita; di conseguenza la struttura, i servizi, i colori e gli odori devono interagire armoniosamente con l’uomo e con l’ambiente.
La bioarchitettura paragona la casa ad un orgaismo e la sua struttura alla pelle: come la nostra pelle e come i vestiti, simili in questo a una seconda pelle, essa adempie alle funzioni vitali essenziali: proteggere, isolare, respirare, assorbire, evaporare, regolare, comunicare.

La bioarchitettura ha rivalutato materiali e metodi di costruzione naturali e tradizionali come le strutture portanti in laterizio, legno, argilla, pietra spesso migliorati da accorgimenti, frutto delle più moderne ricerche.
Vengono utilizzati materiali da costruzione naturali, si utilizzano solo prodotti organici per verniciarli, trattarli e rifinirli in modo da realizzare un sano benessere nel microclima interno, senza effetti nocivi.
Secondo un’ottica ecologica è da tenere presente che generalmente un materiale naturale non costituisce un problema nè in fase di lavorazione e posa nè in fase di demolizione.

I criteri di scelta dei materiali devono quindi rispondere, nei limiti del possibile, ai più rigorosi requisiti di salvaguardia della salute di chi lavora e di tutela dell’ambiente oltre che del paesaggio. Vengono utilizzati per la maggior parte materiali locali sia per evitare trasporti inquinanti e dispendiosi sia per favorire il lavoro agli artigiani e del luogo; c’è poi da sottolineare che i materiali naturali tendono a mantenersi inalterati a lungo, hanno una gestione meno costosa, non provocano disturbi psicofisici e soprattutto non creano rifiuti difficili da smaltire e spesso possono essere riciclati.
Infine e non ultimo si è ripagati sul piano del confort o comunque del prestigio e dell’ideologia.